lunedì 2 aprile 2012

Dead Hipsters, EP (O2S 04)















Chi conosce i Raw Rave Groove sa di cosa sono stati capaci di fare nel corso degli anni questi quattro ragazzi oristanesi, giovanissimi e già in giro da parecchio tempo. A prescindere dai materiali musicali con cui si sono confrontati – il garage punk piuttosto sporco degli esordi, la ricerca verso sonorità più notturne e blues dell’ultimo periodo – quello che ha sempre colpito della band era una continua, inesausta ricerca. La voglia di cambiare, di crescere e maturare. Di provare cose nuove, anche mettendo radicalmente in discussione quelle fatte in precedenza.

I Dead Hipsters rappresentano un passo avanti ulteriore. Una band parallela, composta dagli stessi ragazzi, ma con risultati abbastanza diversi. Nati per giocare con materiali musicali che si avvicinano più alla psichedelia e al rock anni settanta che al garage rock di cui sono stati personalissimi interpreti, combinandoli anche con una ricerca verso ritmiche africane e parti vocali corali. Lo hanno dimostrato benissimo dal vivo: chitarrine lisergiche, svisate di tastiera, base ritmica incessante - vero scheletro delle canzoni - brani che si sviluppano su strutture ripetitive che creano una sorta di effetto mantra psichedelico.

L'ep è composto da brani che testimoniano questo continuo cambio di pelle. Quattro pezzi che stanno perfettamente in bilico tra la ricerca musicale che hanno iniziato nell'ultimo periodo - vedi Mirror - e quel rock blues crepuscolare con cui riescono sempre a raggiungere ottimi risultati. I Dead Hipsters sono Luca Cubadda (batteria), Antonio Orrù (voce, chitarra, tastiere), Matteo Carta (chitarra e voci), Luca Carta (basso e contrabbasso). Il disco è frutto di alcune sessioni casalinghe eccetto Wake Up e Plateau Tonga, registrate live al Toy Joy Studio di Cagliari. Tutte le tracce sono state registrate con Sgt. Murgia.

Side A
1 Mirror
2 Wake Up

Side B
1 Plateau Tonga
2 KK